Aborto spontaneo: cause e fattori di rischio
L'aborto spontaneo è una situazione abbastanza comune che interessa circa il 30% delle gravidanze. Indica una interruzione spontanea di gravidanza - la perdita del feto - che si realizza non oltre i primi 180 giorni (entro la 25° settimana di gestazione). Anche se la casistica è molto più ampia nel primo trimestre. Si parla di aborto completo quando il feto, nella sua interezza, e la placenta vengono espulsi dall'utero. Si fa invece riferimento all'aborto incompleto quando una parte del prodotto del concepimento è ancora presente nella cavità uterina. In questo secondo caso è necessario intervenire con l'isterosuzione (più nota come raschiamento): un intervento chirurgico che, attraverso una cannula di pochi millimetri, permette di aspirare dalla cavità uterina tutto il materiale abortivo. A questa terapia chirurgica, può essere preferita la somministrazione di farmaci - soprattutto quando l'aborto è avvenuto all'inizio della gravidanza - che facilitano l'espulsione di feto e placenta. Ma come si presenta un aborto spontaneo? Talvolta non produce sintomi evidenti e viene confermato solo da una ecografia. Negli altri casi provoca contrazioni dell'utero e dolore pelvico sotto forma di crampi, sanguinamento vaginale (può trasformarsi in emorragia con muco e coaguli nelle fase più avanzata della gravidanza), espulsione di coaguli.
Aborto spontaneo: le cause
La causa più comune di aborto spontaneo è legata alle anomalie cromosomiche o genetiche. Ma ci sono anche altre patologie che interferiscono sul buon esito della gravidanza. Mentre talvolta la causa possa restare anche ignota. Tra le principali cause:
fibromi o polipi nell'utero
malformazioni congenite dell'utero
alterazioni immunologiche
infezioni vaginali trascurate
insufficienza del corpo luteo (presiede la produzione di progesterone
malattie renali croniche
trombofilie acquisite e congenite
incontinenza cervicale
assunzione di alcuni farmaci durante la gravidanza (anti-infiammatori non steroidei FANS)
gravi alterazioni ormonali
infezioni di natura virale o batterica (rosolia, herpes simplex, toxoplasmosi)
Ci sono poi anche alcuni fattori di rischio che concorrono all'interruzione spontanea di gravidanza e che si riassumono nell'età della donna (sotto i 20 anni e sopra i 35), nell'abuso di droga o alcol, in cali di peso eccessivi.
Carla De Meo
Bibliografia
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Patologie e sintomi:
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