Consulenza problema testa

14 gennaio 2007

Consulenza problema testa


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05 gennaio 2007

Consulenza problema testa

Salve!Vorrei chiedere un'informazione. .
Mio padre esercita la libera professione da anni ha 53anni, lavora ogni giorno comprese domenica natale capodanno e tutte le feste possibili. . E' sottoposto ad uno stress altissimo, fuma molto e le uniche vacanze che si concede sono ad agosto. . Purtroppo quest'anno le vacanze sono state un inferno ed è stato anche rapinato dopo essere stato immobilizzato e malmenato. . Da quel momento le cose sono andate sempre peggio. . E' sempre scuro in viso, irritabile, ha crisi di pianto, quando cammina ha paura di essere seguito e l'altra sera in preda all'angoscia pur ricordandosi dove si trovasse non riusciva a ricordare la strada per tornare a casa. . Durante il giorno sta bene, la sera invece presenta le crisi di pianto e l'irritabilità, pensa sempre in negativo, non sorride ed è anche un po' ipocondriaco. . Può essere Depressione o il c. D esaurimento nervoso? Può essere che le sue condizioni siano peggiorate a seguito del mio trasferimento in altra città per studi e l'inizio di attività lavorativa di mia madre? Ovviamente non vuole recarsi dal medico. . Mi dia un consiglio perchè mi preoccupa questa situazione. . La ringrazio

Risposta del 08 gennaio 2007

Risposta a cura di:
Dott. GABRIELE TRIPI


L'indefessa attività lavorativa e le abitudini voluttuarie come il fumo esagerato di papà sembrano rientrare nel novero di comportamenti autolesionistici tipici delle personalità con caratteristiche borderline. Di ciò fa parte anche l'umore tendenzialmente malinconico, la sensazione di non essere amato abbastanza e conseguentemente la continua messa alla prova e l'irritabilità. Lo stress è sicuramente un fattore di rischio per molti disturbi psichiatrici e se non altro peggiora gli equilibri precari. E' quindi possibile che papà sia peggiorato a causa della impossibilità di riprendere fiato nel perioo estivo e a motivo dei cambiamenti di vita familiare a seguito dei quali può sentirsi ancor più solo e trascurato. So che non è semplice ma la cura, considerata l'età non più suscettibile di cambiamenti ancor più se non richiesti, è mostrare interesse per lui quando non lo richiede, quando meno se lo aspetta, un pò come con i bambini. Per quanto riguarda la cura farmacologica ritengo possa bastare inizialmente un ansiolitico a lunga durata d'azione come il prazepam (nome della molecola) ad un dosaggio da personalizzare a cura del curante, magari proposto dallo stesso durante un controllo pressorio e per far fronte proprio ai valori pressori riscontrati sicuramente più elevati del normale. N. B. : Il curante, opportunamente sensibilizzato, può anche andarlo a trovare al lavoro o casa la sera. Auguri e mi faccia sapere.

Dott. gabriele tripi
Specialista attività privata
Medicina Territoriale
Specialista in Neuropsichiatria infantile
TRAPANI (TP)

Risposta del 14 gennaio 2007

Risposta a cura di:
Dott. GASPARE PALMIERI


mi permetto di dissentire dal collega. non mi sembra un disturbo di personalità borderline, disturbo molto grave. mi sembra più una Depressione. bisogna trovare il modo di convincerlo a curarlo per quella.

Dott. Gaspare Palmieri
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MODENA (MO)



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