Depressione maggiore bipolare

02 settembre 2013

Depressione maggiore bipolare


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27 agosto 2013

Depressione maggiore bipolare

Sono in cura da circa 7 anni da uno psichiatra del C. P. S. della mia zona, mi stò curando con farmaci da sempre e in questi anni ho anche cambiato diverse volte la cura. Ho avuto due episodi di Suicidio con questi farmaci. Il primo ho telefonato quasi subito a mio marito che mi ha portato subito al pronto soccorso e ho fatto la lavanda gastrica. Il secondo invece l'ho fatto a mezzanotte e mio marito mi ha trovato al mattino alle 6 ed ero in coma. Sono rimasta in coma per 4 giorni e poi quello farmacologico per due settimane. Ho dovuto fare le dialisi, non camminavo più ed ho fatto 5 settimane di ospedale. A casa mi hanno mandato un fisiatra della mutua per farmi la riabilitazione. Avevo dolori allucinanti per tutto il corpo ma sopratutto alle gambe. Sono ancora in cura ma ogni tanto mi viene ancora alla mente di fare quello che ho già fatto e finire di vivere. Troppi problemi di soldi, io ho due protesi alle ginocchia e tante altre malattie che devo tenere sotto controllo. Sono stanca, veramente stanca di vivere. Mio marito e il medico che mi cura lo sanno ma cercano di farmi capire che farei soffrire troppe persone e che devo farcela e tenere duro. Io mi chiedo se mai guarirò ;. Sono ingrassata molto mi è venuto anche il Diabete, non ne posso più ;. Cosa mi consiglia di fare dottore? Non mi dica di andare privatamente perchè non me lo posso permettere. Grazie di avermi ascoltato. Cordiali saluti Canella Marilena

Risposta del 01 settembre 2013

Risposta a cura di:
Dott. ROBERTO DI RUBBO


Gentile Sig. Ra Marilena,
da ciò che scrive si comprende bene la fatica di vivere che lei sente. I due tentativi di suicidio sottolineano i momenti in cui sembra non avercela fatta più. Sarebbe bello, anche per i curanti, avere la possibilità di far scomparire il dolore, ma non c'è questa possibilità. Io credo che, oltre a continuare la sua terapia, lei abbia necessità di essere ascoltata (in una psicoterapia, per esempio), di trovare un terapeuta che ascolti, a cui raccontare il suo dolore. Il dolore ha senso. Qualcuno che la ascolti veramente l'aiuterà a stare di fronte al dolore della sua vita e a trovare il senso che ha. Poter stare consapevolmente di fronte al dolore lo riduce, lo ricolloca al suo posto, all'interno della nostra vita, senza che noi ne veniamo travolti.
Cordialmente
Dr Roberto Di Rubbo

Dott. Roberto Di Rubbo
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
Firenze (FI)
Risposta del 02 settembre 2013

Risposta a cura di:
Dott. MARCO PAOLEMILI


Sta seguendo anche una psicoterapia, oltre la terapia farmacologica? Chieda che le assegnino uno psicoterapeuta.

Dott. Marco Paolemili
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Ricercatore
Specialista in Psichiatria
Roma (RM)


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