Ernia cervicale c5-c6, c6-c7

15 marzo 2006

Ernia cervicale c5-c6, c6-c7


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12 marzo 2006

Ernia cervicale c5-c6, c6-c7

Gentili medici, il giorno 02 marzo 2006 sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico di microdiscectomia, osteofitectomia ed asportazione di ernia discale laterale destra a livello c5-c6 per via anteriore intersomatica con cage in PINA. Pur essendo presente una piccola ernia posteriore paramediana-laterale destra a carico del disco c6-c7 ove il tessuto discale erniato oblitera parzialmente il recesso omolaterale senza giungere a determinare impronte significative sul midollo spinale, il chirurgo ha deciso di non intervenire su quest'ultima. Da quando ho subito l'intervento il dolore al braccio destro e costante estendendosi dalla spalla alla mano; esso si acutizza a riposo tanto che durante l'arco notturno devo più volte alzarmi per alleviare il dolore. Prima dell'operazione avveniva l'esatto contrario, ovvero il dolore si alleviava in posizione orizontale ed estendendo gli arti superiori al di sopra della testa (cosa che ora non avviene, il dolore non muta al variare della posizione delle braccia). Il chirurgo che mi ha operato attribuisce l'attuale dolore alla postura operatoria e al fatto che il midollo era particolarmente compresso dall'ernia asportatami. Vorrei sapere se è possibile che tale dolore possa perdurare per così tanto tempo dopo che il midollo è stato decompresso e se è ipotizzabile che la postura possa dare sintomi così simili a quelli prodotti da un ernia cervicale. Inoltre vorrei che Voi mi suggerisse gli accertamenti diagnostici da eseguire per avere la certezza che l'operazione non abbia peggiorato le mie condizioni invece che migliorarle. Grazie.

Risposta del 15 marzo 2006

Risposta a cura di:
Dott. CLAUDIO BERNUCCI


Gent. Le Sig. Re,
se l'intervento è stato centrato a C5-C6 è verosimile pensare che i suoi disturbi preoperatori derivassero solo da quell'ernia. Spesso, però, in presenza di una doppia lesione è difficile sulla base dei dati clinici stabilire quale realmente sia l'ernia responsabile. A volte una Elettromiografia può aiutare. In ogni caso, i dolori al braccio causati da un'ernia difficilmente variano con la postura del braccio, mentre posso variare in rapporto ai movimenti del collo.
Personalmente, credo sia opportuno pazientare almeno 1-2 settimane e, se le cose non migliorano, sottoporsi a RX e RM e visita nch.

I consigli e le indicazioni da me fornite hanno un valore limitato dovuto alla impossibilità di disporre del paziente e della sua documentazione clinica. Esse non devono pertanto sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi. Spero di esserle stato di aiuto e mi contatti pure senza remore per ogni ulteriore informazione
Distinti saluti

Dott. Claudio Bernucci
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia



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