Ernia discale parzialmente espulsa c5-c6.

29 marzo 2005

Ernia discale parzialmente espulsa c5-c6.


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26 marzo 2005

Ernia discale parzialmente espulsa c5-c6.

come si può curare o conviverci? Siccome faccio l'operaio e non posso fare sforzi a chi mi devo ri volgere nel campo della medicina legale, per farmi riconoscere legalmente, questo handicap?

Risposta del 29 marzo 2005

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO


Egregio Signore,
se la diagnosi è di ernia espulsa, la cura possibile è l'asportazione chirurgica, soprattutto se all'esame NMR (Risonanza Magnetica) si evidenziano segnali di alterazione midollare. Eseguito l'intervento si ha guarigione completa dei sintomi.
Lei intende dire se a causa della presenza dell'ernia cervicale può ottenere il riconoscimento di una percentuale di invalidità? Se l'ernia viene asportata con successo non credo Le si possa riconoscere lo stato di invalidità. Può chiedere al Suo datore di lavoro un cambiamento di mansioni o di evitare lavori che comportino sollevamento di pesi eccessivi.
Le ricordo però che se i provvedimenti terapeutici conservativi non Le hanno prodotto alcun beneficio, l'unica soluzione è l'intervento. Questo non comporta rischi particolari, viene eseguito al microscopio, la degenza ospedaliera è di 2 gg.
Cordialità ed auguri

Dott. Giovanni Migliaccio
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
MILANO (MI)

Risposta del 29 marzo 2005

Risposta a cura di:
Dott. CORRADO IACCARINO


Gentile signore,
credo che per la sua giovane età sia ancora presto per pensare alla pensione, inoltre il grado di invalidità che potrebbe ottenere non potrebbe assolutamente giustificare il resto della sua vita non solo con tale ridotto compenso, ma anche con così grande rischio per la sua salute.
L'ernia discale cervicale è una patologia che non si ferma e che va, più o meno velocemente, inesorabilmente avanti, quindi i sintomi saranno sempre più gravi, sia per quanto riguarda il dolore, sia per quanto riguarda la forza, sia per quanto riguarda i formicolii o l'addormentamento. Inoltre, eventi traumatici come subire un tamponamento, anche leggero, con la macchina potrebbero rapidamente far peggiorare la situazione.
Non credo quindi che valga la penza convivere con tale rischi per iniziare un procedimento pensionistico che le porterà via tempo prezioso per la sua salute e le darà, qualora dovesse andare a buon fine (difficile), una esigua consolazione economica.
Occupi il suo tempo a cercare un neurochirurgo di sua fiducia che potrà avere l'obiettivo di migliorare la sua situazione, altrimenti un giorno sarà tardi e l'intervento chirurgico non potrà farla migliorare, ma al massimo potrà non farla peggiorare.
Una volta operato sarà possibile, insieme alla struttura sanitaria competente, individuare la condizione lavorativa migliore per lei che la possa difendere dal rischio di nuove ernie cervicale.

Dott. Corrado Iaccarino
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
CASERTA (CE)



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