08 gennaio 2007
Idrocele
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30 dicembre 2006
Idrocele
Gentili Dottori, sono un ragazzo di 23 anni che necessita un consulto urologico. Nel 1996 sono stato operato di “varicocele sinistro” con intervento di legatura e sezione delle vene spermatiche. In seguito all’intervento ho avuto un’ epididimite con relativo ingrossamento del testicolo, controllato regolarmente e stabilizzato, ma mai risolto (un epididimo ingrossato non può tornare alle dimensioni antecedenti l’intervento?). Ora mi trovo, avendo cambiato per effettiva necessita urologo, dopo 10 anni di regolari controlli, con il testicolo sx visibilmente voluminoso e ingombrante, relativamente asintomatico, causa idrocele. Come già letto in numerosi articoli medici, l’insorgenza di idrocele è abbastanza comune soprattutto per gli interventi eseguiti una decina d’anni fa. Prima di esporvi le mie questioni inserisco ultima diagnosi del mio urologo : “. . Aumento volumetrico del noto idrocele sinistro reattivo in esiti di legatura vene spermatiche di sinistra nel 96. Vaga sintomatologia minzionale. Obiettivamente rilevo voluminoso idrocele sinistro. ECO : reni nei limiti e non dilatati, vescica indenne, didimi anche il sx nei limiti NON recidive di varicocele al vaglio eco color doppler + idrocele sinistro di discrete dimensioni E’ indicato intervento di correzione : programmare con il presente scritto ricovero per RADICALE DI IDROCELE SINISTRO Programmare inoltre spermiogramma + spermiocoltura + ricerca clamidia e ureaplasma …” Ora : leggo sul vostro sito di molti che anno subito interventi di idrocele con varie tecniche ed hanno o meno recidive e sono o meno soddisfatti. Domando : 1) Ignorando che ci fossero varie tecniche non ho domandato al mio urologo (so solo che è in anestesia generale). Potreste spiegami di quale tecnica di intervento si parla nella mia diagnosi ? (anestesia, procedimento, durata, conseguenze e riabilitazione ) 2) Leggo che esistono tecniche Resezione e Eversione della vaginale ? qual è la differenza? (leggo che molti di voi hanno ormai abbandonato un metodo da anni, ma che molti pazienti ancora affermano di essere operati in ospedale con il “vecchio metodo”!!)Quale è il mio caso ? Viene effettuato un taglio allo scroto? 3) Perché alcuni operano in day hospital ed altri no? Perché alcuni in anestesia locale ed altri in generale? 4) L’ospedale di circolo di Varese è un buon ospedale per gli interventi di urologia? 5) Considerato che tutti gli interventi sono delicati, si tratta di un’operazione semplice ? Ringrazio sentitamente il vostro sito, voi e le vostre consulenze!Risposta del 08 gennaio 2007
Risposta a cura di:
Dott. MARIO MELIS
Non entro nel merito della storia clinica e rispondo alle domande. . . Al rovescio:
5) é uno degli interventi più semplici
4) domanda senza risposta (o meglio vedi sopra)
3) Un intervento fattibile in anestesia locale (e questo lo è senz'altro) può essere fatto con qualunque altra. . . Non vi è, a mio parere, motivo diverso da quello dei "gusti" (al di là di controindicazioni specifiche del caso specifico)
2) Questa storia dei "vecchi" o "nuovi" metodi sono stanco di sentirla (in generale). Conta solo il risultato e questo non può che essere ottenuto con una tecnica che si adatti al caso in oggetto, in primis, ed anche al chirurgo. Non è posibile descrivere qui le tecniche (che peraltro sono semplicissime, spesso COMBINATE tra loro e si trovano in qualunque testo. . . )
1) In tutta sincerità non conosco la "RADICALE DI IDROCELE" (credo si tratti di una resezione della vaginale), ma quanto su detto dovrebbe essere sufficiente a capirci.
In conclusione: intervento semplice; Taglio sullo scroto praticamente sempre presente, fattibile in an. locale ed in DH; convalescenza non brevissima (almeno una settimana) e scroto tumefatto comunque per molte settimane prima di essere sovrapponibile al controlaterale.
saluti
Dott. Mario Melis
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Urologia
CAGLIARI (CA)
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