07 aprile 2017
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Depressione, dall’Oms un invito a uscire dall’ombra
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Più di 300 milioni di persone sono colpite dal cosiddetto mal di vivere, e nell'ultimo decennio la sua incidenza è aumentata quasi del 20 per cento. Si parla di depressione: è questo il tema scelto dall'Organizzazione mondiale della sanità, Oms, in occasione della Giornata mondiale della salute, e lo slogan scelto per la campagna è Depression: Let's Talk (Depressione: parliamone).
Le cause che scatenano una sindrome depressiva possono essere diverse. La depressione è associata ad alterazioni chimiche a livello cerebrale, fra cui l'abbassamento dei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore presente nel cervello e coinvolto nei meccanismi nervosi che riguardano il sonno, la percezione sensoriale e vari comportamenti. Altre cause biologiche di depressione possono essere legate alle variazioni dei livelli ormonali nelle donne e all'uso di farmaci (come i corticosteroidi). In molti casi di depressione maggiore esiste una chiara predisposizione familiare.
È verosimile che la depressione sia una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici.
E i sintomi che generalmente colpiscono chi soffre di depressione sono: Disturbi del sonno con insonnia o ipersonnia, scarso appetito e perdita di peso o, al contrario, incremento dell'appetito e del peso corporeo, perdita d'interesse per le attività quotidiane, incapacità di provare piacere, modificazione del desiderio e delle abitudini sessuali, diversa percezione della stima di sé con autosvalutazione e sensi di colpa, mancanza di energia e affaticamento eccessivo, difficoltà di concentrazione, mancanza di volontà, apatia, tendenza a isolarsi dalla società e dalla famiglia.
Il primo passo da fare, secondo l'Oms, è far uscire allo scoperto chi soffre di patologie mentali, che spesso tende a nasconderle. «Lo stigma continuo associato alle malattie mentali è la ragione per cui abbiamo chiamato la nostra campagna 'let's talk'. Per qualcuno che convive con la depressione, parlare con una persona di cui si fida è spesso il primo passo verso la terapia e la guarigione» spiega Shekhar Saxena , direttore del dipartimento di Salute Mentale dell'Oms.
Come si può vedere nel video pubblicato per la campagna, il 50 per cento di chi soffre di depressione non accede ai trattamenti (persino nei Paesi ad alto reddito), e in media solo il 3 per cento del budget sanitario è impiegato in questi problemi, una cifra che è meno dell'1 per cento nei paesi poveri, ma non supera il 5 per cento in quelli ricchi. L'inattività in questo campo costa al mondo mille miliardi di dollari l'anno, mentre un dollaro speso per mitigare il problema ne rende 4 in termini di maggiore produttività e migliore salute.
Inoltre, dal punto di vista della salute, la depressione è anche un fattore scatenante per altri problemi e condizioni mediche: aumenta il rischio di abuso di sostanze e di malattie come il diabete. E viceversa, cioè le persone che hanno queste malattie sono a più alto rischio di depressione.
Ilaria Pedretti
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Le cause che scatenano una sindrome depressiva possono essere diverse. La depressione è associata ad alterazioni chimiche a livello cerebrale, fra cui l'abbassamento dei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore presente nel cervello e coinvolto nei meccanismi nervosi che riguardano il sonno, la percezione sensoriale e vari comportamenti. Altre cause biologiche di depressione possono essere legate alle variazioni dei livelli ormonali nelle donne e all'uso di farmaci (come i corticosteroidi). In molti casi di depressione maggiore esiste una chiara predisposizione familiare.
È verosimile che la depressione sia una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici.
E i sintomi che generalmente colpiscono chi soffre di depressione sono: Disturbi del sonno con insonnia o ipersonnia, scarso appetito e perdita di peso o, al contrario, incremento dell'appetito e del peso corporeo, perdita d'interesse per le attività quotidiane, incapacità di provare piacere, modificazione del desiderio e delle abitudini sessuali, diversa percezione della stima di sé con autosvalutazione e sensi di colpa, mancanza di energia e affaticamento eccessivo, difficoltà di concentrazione, mancanza di volontà, apatia, tendenza a isolarsi dalla società e dalla famiglia.
Il primo passo da fare, secondo l'Oms, è far uscire allo scoperto chi soffre di patologie mentali, che spesso tende a nasconderle. «Lo stigma continuo associato alle malattie mentali è la ragione per cui abbiamo chiamato la nostra campagna 'let's talk'. Per qualcuno che convive con la depressione, parlare con una persona di cui si fida è spesso il primo passo verso la terapia e la guarigione» spiega Shekhar Saxena , direttore del dipartimento di Salute Mentale dell'Oms.
Come si può vedere nel video pubblicato per la campagna, il 50 per cento di chi soffre di depressione non accede ai trattamenti (persino nei Paesi ad alto reddito), e in media solo il 3 per cento del budget sanitario è impiegato in questi problemi, una cifra che è meno dell'1 per cento nei paesi poveri, ma non supera il 5 per cento in quelli ricchi. L'inattività in questo campo costa al mondo mille miliardi di dollari l'anno, mentre un dollaro speso per mitigare il problema ne rende 4 in termini di maggiore produttività e migliore salute.
Inoltre, dal punto di vista della salute, la depressione è anche un fattore scatenante per altri problemi e condizioni mediche: aumenta il rischio di abuso di sostanze e di malattie come il diabete. E viceversa, cioè le persone che hanno queste malattie sono a più alto rischio di depressione.
Ilaria Pedretti
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