15 novembre 2018
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Il verde urbano migliora la salute dei cittadini: intervista a Stefano Boeri
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La forestazione urbana rappresenta una risposta concreta al problema di inquinamento dell'aria, cambiamenti climatici, aumento della temperatura del pianeta: le foreste e gli alberi in ambienti urbani e peri-urbani possono apportare importanti vantaggi alle città, rendendole più verdi e salutari, più eque e più felici. Le aree verdi hanno effetti positivi anche sul benessere dell'individuo e delle comunità: offrono spazi per attività ricreative e di socializzazione, favoriscono stili di vita attivi e salutari, incrementano la coesione sociale e il senso di appartenenza a un luogo.
Su questi temi abbiamo intervistato Stefano Boeri, architetto e urbanista, presidente del Comitato scientifico del primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane.
Il tasso di obesità dei bambini che vivono in aree con un buon accesso agli spazi verdi è inferiore dell'11-19% rispetto a coloro che hanno accesso limitato o nullo.
Studi recenti hanno rilevato che i tassi di incidenza di asma infantile sono più alti nelle zone delle città dove la densità degli alberi è minore. Il tasso di incidenza di patologie connesse all'asma è sceso del 25% per ogni 340 alberi in più a chilometro quadrato. Questo dato si è mantenuto valido anche dopo aver preso in considerazione le diverse fonti di inquinamento, i livelli di benessere e la densità di popolazione.
Altri benefici della forestazione nelle metropoli sono: rimozione dall'aria di inquinanti nocivi, riduzione dell'inquinamento acustico, miglioramento delle temperature locali, mitigazione degli impatti del cambiamento climatico, fornitura di prodotti ed energia rinnovabile, protezione di bacini idrografici e prevenzione di inondazioni, salvaguardia della biodiversità.
La progettazione efficace di superfici verdi e alberate non deve limitarsi alla creazione di nuove foreste, ma anche rigenerare spazi verdi esistenti, creare orti urbani, parchi e giardini, trasformare tetti in prati, muri di cinta in facciate di piante e spazi vuoti in oasi verdi. Tutto questo è essenziale per la nostra vita e per quella delle generazioni future, sulle quali grava già un pesante debito ambientale.
Circa 9 bambini su 10 nel mondo respira aria inquinata, secondo il Rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sull'inquinamento dell'aria. Entro il 2050 almeno il 70% della popolazione vivrà in zone urbane. È di vitale importanza dunque porre l'attenzione su quella che viene definita 'forestazione urbana', cioè la valorizzazione e l'ampliamento delle zone verdi all'interno e attorno alle città. Infatti, le città occupano solo il 3% della superficie del pianeta, ma consumano il 75% delle risorse naturali.
Forum Mondiale sulle Foreste Urbane
Da queste riflessioni su come rendere le nostre città più verdi e quindi anche più inclusive, più sicure e più ricche, prende il via (dal 28 novembre al 1 dicembre 2018) a Mantova il 1st World Forum on Urban Forests, il primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane promosso dalla FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations), organizzato dal Comune di Mantova, dal Politecnico di Milano e da SISEF (Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale), curato da un comitato scientifico internazionale di esperti diretto dall'architetto e urbanista Stefano Boeri e da Cecil Konijnendijk professore della University of British Columbia.
Chiara Romeo
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Su questi temi abbiamo intervistato Stefano Boeri, architetto e urbanista, presidente del Comitato scientifico del primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane.
Il tasso di obesità dei bambini che vivono in aree con un buon accesso agli spazi verdi è inferiore dell'11-19% rispetto a coloro che hanno accesso limitato o nullo.
Studi recenti hanno rilevato che i tassi di incidenza di asma infantile sono più alti nelle zone delle città dove la densità degli alberi è minore. Il tasso di incidenza di patologie connesse all'asma è sceso del 25% per ogni 340 alberi in più a chilometro quadrato. Questo dato si è mantenuto valido anche dopo aver preso in considerazione le diverse fonti di inquinamento, i livelli di benessere e la densità di popolazione.
Meno inquinanti nell’aria e meno rumore
Altri benefici della forestazione nelle metropoli sono: rimozione dall'aria di inquinanti nocivi, riduzione dell'inquinamento acustico, miglioramento delle temperature locali, mitigazione degli impatti del cambiamento climatico, fornitura di prodotti ed energia rinnovabile, protezione di bacini idrografici e prevenzione di inondazioni, salvaguardia della biodiversità.
La progettazione efficace di superfici verdi e alberate non deve limitarsi alla creazione di nuove foreste, ma anche rigenerare spazi verdi esistenti, creare orti urbani, parchi e giardini, trasformare tetti in prati, muri di cinta in facciate di piante e spazi vuoti in oasi verdi. Tutto questo è essenziale per la nostra vita e per quella delle generazioni future, sulle quali grava già un pesante debito ambientale.
Forestazione urbana
Circa 9 bambini su 10 nel mondo respira aria inquinata, secondo il Rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sull'inquinamento dell'aria. Entro il 2050 almeno il 70% della popolazione vivrà in zone urbane. È di vitale importanza dunque porre l'attenzione su quella che viene definita 'forestazione urbana', cioè la valorizzazione e l'ampliamento delle zone verdi all'interno e attorno alle città. Infatti, le città occupano solo il 3% della superficie del pianeta, ma consumano il 75% delle risorse naturali.
Forum Mondiale sulle Foreste Urbane
Da queste riflessioni su come rendere le nostre città più verdi e quindi anche più inclusive, più sicure e più ricche, prende il via (dal 28 novembre al 1 dicembre 2018) a Mantova il 1st World Forum on Urban Forests, il primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane promosso dalla FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations), organizzato dal Comune di Mantova, dal Politecnico di Milano e da SISEF (Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale), curato da un comitato scientifico internazionale di esperti diretto dall'architetto e urbanista Stefano Boeri e da Cecil Konijnendijk professore della University of British Columbia.
Chiara Romeo
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