Tachicardia: come prevenirla e come curarla
- mantenere una dieta alimentare corretta e bilanciata
- non fumare
- dedicare tempo all'attività fisica
Tachicardia: la prevenzione
Innanzitutto il fumo. È noto che il consumo di sigarette è uno dei fattori di rischio più importanti per malattie come aterosclerosi e ipertensione che hanno un legame diretto con la tachicardia. Poi, l'alimentazione. Mantenere una dieta il più possibile bilanciata e sana aiuta a tenere in salute anche il nostro corpo. Meglio evitare, per esempio, tutti i cibi che contribuiscono all'innalzamento del colesterolo LDL che ha un ruolo importante nelle malattie cardiovascolari. In particolare:
carni rosse
insaccati
formaggi
tuorlo d'uovo
dolci
Inoltre, i nostri alimenti devono essere poveri di sale o comunque poco conditi (non superare il cucchiaino di caffè al giorno). Si devono preferire carni bianche, magre, pesce (soprattutto pesce azzurro), verdure, legumi, frutta. Anche l'assunzione di vino e alcolici va moderata. Si tratta di bevande non solo caloriche ma capaci di provocare un innalzamento della pressione arteriosa con conseguente tachicardia. La pressione deve essere mantenuta sempre nei livelli corretti per non appesantire il lavoro del cuore e non provocare patologie cardiovascolari come l'infarto. Infine, lo stile di vita deve comprendere anche attività fisica moderata utile, tra le altre cose, a tenere a bada lo stress, arginare aumenti di peso, ridurre la pressione arteriosa.
Tachicardia: come si cura
Quando non è sufficiente modificare il proprio stile e la tachicardia persiste, è necessario affiancare a sana alimentazione, gestione dello stress, attività fisica, controllo della pressione arteriosa, anche alcuni farmaci per evitare complicanze. Vengono sempre prescritti dal medico. Si tratta di antiaritmici che evitano l'insorgere del battito accelerato. Step successivi, nei casi più seri, possono prevedere la cardioversione che viene fatta in ospedale e che riporta il battito cardiaco al ritmo normale oppure - quando la terapia farmacologica non ha dato risultati oppure non è stata sopportata dal soggetto - la ablazione cardiaca.
Carla De Meo
Riferimenti bibliografici:
- Lilly L.S.,Pathophysiology of Heart Disease, Baltimore: Lippincott Williams & Wilkins.
- Eugene Braunwald,Malattie del cuore (7ª edizione), Milano, Elsevier Masson, 2007
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