27 febbraio 2009
Dialogo con persone immaginarie
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18 febbraio 2009
Dialogo con persone immaginarie
Sono un ragazzo di 23 anni affetto da disturbo borderline di personalità. Fin dall'infanzia mi sono sempre creato un mondo parallelo, con personaggi immaginari. Quando andavo a letto, per prendere sonno pensavo a quei personaggi ed inventavo delle avventure. Ho fatto così fino a due anni fa, quando smisi. Due settimane fa ho ripreso, ma in modo differente: non ero io a decidere di immaginarmi delle storie! Ad esempio, mentre studiavo, mi sono distratto un attimo e ho iniziato una lunga conversazione con uno di quei personaggi( è durata tre ore). Io so che quelle persone non sono reali, però le vedo, le ascolto, chiacchieriamo. Di solito il dialogo lo inizio io, ma non di mia volontà. E'come se continuassi una conversazione interrotta. Spesso mi succede di interrompere un'attività e di mettermi a parlare col mio psichiatra come se fossi ad una seduta. Così, di punto in bianco. Non riesco a gestire la cosa, devo studiare e non perdere tempo a parlare da solo. Se voglio concludere la conversazione con il personaggio immaginario, NON RIESCO! La conversazione si conclude o dopo molto tempo o se qulacuno(ad esempio mia madre) arriva e mi parla, perchè mi concentro su quello che dice. Appena però mia mamma se ne va in un'altra stanza, la conversazione con il personaggio immaginario riprende immadiatamente. Ho parlato di questo disturbo con il mio psichiatra, il quale mi ha detto di non aver capito (non è facile descrivere questo sintomo). Ho pensato che forse lei avrebbe capito di piu. Grazie per l'attenzione PietroRisposta del 27 febbraio 2009
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO
Il suo psichiatra certamente conosce la sua storia clinica e quindi saprà fare valutazioni più corrette. Il suo problema di fondo è la difficoltà a stare aderente alla realtà e la sua mente tende a scivolare verso la fantasia. Immagino che oltre ai farmaci lei stia facendo anche un percorso di psicoterapia finalizzato proprio a rendere più forte il suo contatto con la realtà. Infatti credo che lei stesso si senta meglio quando riesce a concentrarsi sugli obiettivi realistici che lei intende raggiungere con concretezza.
Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)
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