19 maggio 2008
Dubbio sulla diagnosi della sclerosi multipla
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17 maggio 2008
Dubbio sulla diagnosi della sclerosi multipla
Da circa due anni sono in cura da un neurologo per una sospetta sclerosi multipla, presagita dalla comparsa di un sintomo(una neurite retrobulbare)ma dalle risonanze risultava andasse tutto bene e quindi poteva essere un caso isolato e non allarmante.Recentemente ho avuto una perdita della sensibilità in emilato destro, non sentivo più ne il caldo ne il freddo, ne il ruvido ne il liscio e così via.
il Neurologo ormai certo della diagnosi me l'ha fatta, per lui ho la sclerosi multipla, non poteva assolutamente essere altro, tanto che mi aveva detto che per lui potevo anche non fare la RMN.
io non essendo convinta di quanto detto dal medico ho fatto ugualmente l'esame, e questo è quello che ne è uscito fuori:
STUDIO DELL'ENCEFALO CON SE T1 E FLAIR SAGGITTALE, TSE T2 DENSITà PROTONICA ASSIALE E DOPO SOMMINISTRAZIONE DI GD-DTPA SE T1 NEI TRE PIANI.
Rispetto al precedente esame dell'. . . . . scompare la lesione demielinizzante pontina nei versanti anteriori a destra e una lesione periventricolare temporale dx, e si riducono di dimensioni le lesioni in sede periventricolare del corno occipitale a sinistra. Le restanti lesioni demielinizzanti rimangono sostanzialmente invariate per dimensione ed intensità segnale e non dimostrano un enhancement contrastografico.
Tuttora visibile un rigonfiamento fusiforme nel midollo spinale cervicale in altezza di C2 senza evidente alterazione dell'intensità di segnale.
Normale ampiezza degli spazi liquorali corticali del sistema ventricolare.
IO vorrei sapere, questa risonanza dice che la situazione è peggiorata o che sta andando migliorando?
Risposta del 19 maggio 2008
Risposta a cura di:
Dott. GIUSEPPE BONAVINA
La diagnosi di Sclerosi Multipla non è posta esclusivamente in base alla risonanza magnetica, ma essa è uno degli esami che è di ausilio nella diagnosi insieme ad una accurata valutazione clinico-anamnestica ed all'esame obiettivo neurologico, pertanto non si può porre una risposta sulla base del referto di risonanza ma è giusto che il problema venga seguito clinicamente dal neurologo.
Cordiali saluti.
Dr. Giuseppe Bonavina
Dott. Giuseppe Bonavina
Medico Ospedaliero
Specialista convenzionato
Specialista in Neurologia
IMOLA (BO)
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