16 febbraio 2005
Ereditarietà dell' aneurisma
Tags:
06 febbraio 2005
Ereditarietà dell' aneurisma
sono stato operato di aneurisma cerebrale all'arteria comunicante. ho sentito dire di molte persone operate come me, che avevano un genitore a sua volta già colpito da aneurisma. poichè voglio avere un figlio, sarebbe a rischio anch'egli di aneurisma? e se sì, in che percentule? grazie. enrico giacobbeRisposta del 15 febbraio 2005
Risposta a cura di:
Dott. GASPARE FRANCESCO MONTEMAGNO
Gentile Signore, l'argomento da lei sollevato è interessante e complesso ma cercherò di risponderle in maniera più semplice possibile. In alcuni casi, in letteratura medica, è stata descritta una ereditarità fra aneurismi cerebrali ed altre patologie associate, per esempio il rene policistico o la sindrome di Ehlers-Danlos che è una sindrome caratterizzata da alterazioni della struttura del connettivo che è un tessuto che fa parte, tra l'altro, della struttura delle arterie. Per ciò che concerne l'ereditarietà di aneurismi cerebrali, non è stata dimostrata. Sebbene sino stati descritti casi di membri di una famiglia a cui si sono rotti degli aneurismi e quindi con una tendenza a rottura degli aneurismi, ciò non dimostra che gli aneurismi cerebrali siano ereditari. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott. Gaspare Francesco Montemagno
Specialista in Neurochirurgia
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
AUGUSTA (SR)
Risposta del 16 febbraio 2005
Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO
Egregio signor Giacobbe,
come ha giustamente affermato il dr Montemagno non è stata dimostrata l'ereditarietà nella formazione di aneurismi e non mi pare che attualmente ci siano studi in questo senso. Questo anche perchè l'eventuale concomitanza di aneurismi rotti in una discendenza è talmente rara che l'ereditarietà viene sostanzialmente esclusa. In altre parole non vi è una tale incidenza come nelle malattie ereditarie vere e proprie da dover rinunciare alla procreazione e alla gioia di avere figli. Se mi permette vorrei fare anche una "filosofica" considerazione: ogni individuo dal momento della nascita in avanti è soggetto a sviluppare in qualsiasi età della propria vita malattie più o meno gravi. Se questo pensiero dovesse assillarci rischieremmo di far estinguere il genere umano. Stia perciò sereno e metta al mondo questo figlio senza alcun timore.
I miei migliori auguri
Dott. Giovanni Migliaccio
Specialista in Neurochirurgia
Medico Ospedaliero
MILANO (MI)
Ultime risposte di Mente e cervello
- Referto rm encefalo
- Sovraccarico di ferro
- Neuropatia assonale
- Insonnia
- Depressione
- Amilasemia e depressione
- Strani sintomi dopo pregabalin
- Gambe deboli e non poter correre e saltare
- Risveglio confusionale
- Difficoltà relazionale
...e inoltre su Dica33: