14 settembre 2004
Inserimento scuola materna
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10 settembre 2004
Inserimento scuola materna
Ho provato ad inserire mio figlio di tre anni alla scuola materna sia a giugno che a settembre; il risultato è sempre lo stesso: non vuole staccarsi da me e se viene trattenuto dalle insegnanti mentre io mi allontano si dispera e vomita. Cosa devo fare? invece se qualcuno della famiglia è presente lui gioca con i coetanei ed interagisce molto volentieri con tutti gli adulti. Le insegnanti mi hanno consigliato di essere più dura con lui e di non riportarlo a casa quando piange perchè è diseducativo. devo insistere? Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali salutiRisposta del 13 settembre 2004
Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO
Senza una osservazione diretta non è possibile davvero dire qualcosa di certo.
I bimbi non sono tutti uguali. A distanza di anni, vedendone l'evoluzione, a volte si capisce che 3 anni erano veramente troppo pochi per avere a che fare con una comunità di bambini organizzata. A volte invece si tratta di un prolungamento dell'età del "no", e i bimbi approfittano di un momento importante come quello del primo vero distacco per giocare a chi è più forte con il genitore.
Il fatto è che un bimbo che reagisce così fa star male anche la mamma, e si crea un meccanismo di sensi di colpa che rende ancora più difficile per il bambino staccarsi.
Provi comunque a lasciare alle insegnati il compito di distrarre il piccolo dopo che lei se ne è andata, e veda come lui reagisce quando torna a casa, se mangia, se dorme, se è allegro e se sta bene in generale. Di solito tutto il primo anno della scuola materna è un anno di inserimento.
Lo osservi bene nel corso del tempo. Una raccomandazione: non lo imbottisca di regali per ricompensarlo del fatto che va all'asilo: sarebbe un meccanismo dannoso con cui bloccherebbe la sua crescita psicologica e che si trascinerebbe fin oltre l'adolescenza.
Ci tenga informati. Un caro saluto.
Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)
Risposta del 14 settembre 2004
Risposta a cura di:
Dott. FRANCESCO PIZZARDI
a)salutarlo ed andare subito via
b)non ritornare per nessun motivo a scuola
c)lasciarlo in classe fino alla fine dell'orario scolastico
d)farlo mangiare da solo alla mensa scolastica
e)perseverare con costanza e coerenza senza indietreggiare
f)se continua, valutare con un neuropsichiatra infantile gli atteggiamenti ricattatori nei suoi confronti, cambiando i suoi, a sua volta, nei confronti del piccolo
Dott. Francesco Pizzardi
Medico Ospedaliero
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