11 settembre 2015
Ricette Torte salate
Strudel salato con fichi, ricotta e noci
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La pasta sfoglia può ovviamente essere anche fatta in casa, ma per velocizzare i tempi va benissimo anche quella confezionata.
Tipici di questa stagione, di fichi se ne contano parecchie varietà: oltre 150, che si distinguono per colore: verdi, marroni, neri e viola. Per questa ricetta io preferisco quelli violacei, purché siano abbastanza maturi.
Coltivati in moltissimi Paesi tra cui Stati Uniti, Grecia, Turchia, Spagna e Portogallo, i fichi sono costituiti - come tutti i vegetali - principalmente da acqua (l'80 per cento circa) e, in piccola percentuale, da proteine (0,4 per cento).
Gli altri componenti sono zuccheri, grassi e fibre. Anche i minerali fanno la loro parte (non secondaria): in particolare, calcio, potassio, ferro, fosforo e sodio. Le vitamine presenti in maniera più significativa invece sono la A, la B6, la C e la PP. Grazie a queste sostanze, ai fichi vengono riconosciute buone proprietà terapeutiche e nutritive, apprezzate fin dall'antichità.
La discreta presenza di vitamina A, in abbinamento a potassio e calcio vanta proprietà benefiche nei confronti di ossa e denti, rinforzandoli. Un'altra proprietà nota dei fichi è quella lassativa, dovuta principalmente alla presenza di molte fibre e mucillagini; in particolare della fibra detta lignina, utile per contrastare i disturbi intestinali. Il decotto di fichi secchi invece pare abbia un'azione lenitiva significativa nei confronti degli attacchi di tosse.
Il fico - fresco o secco - ha poi accertate proprietà antinfiammatorie, tant'è che viene utilizzato come impacco sugli ascessi e sui foruncoli, e ha effetti positivi su infiammazioni dell'apparato urinario e circolatorio.
Secondo la medicina popolare, poi, il lattice contenuto nelle foglie dei fichi, ricco di amilasi e proteasi - e che in passato veniva utilizzato anche per cagliare il latte e produrre diversi formaggi - pare sia tutt'ora un ottimo rimedio per la cura e l'eliminazione delle verruche.
Non si sa invece a quali sostanze si riferisse Platone, che ne era un gran consumatore, quando sosteneva che cibarsi di fichi contribuisse ad accrescere l'intelligenza. Meno oscure sono le proprietà digestive del fico, dovute a particolari enzimi presenti in abbondanza nel frutto.
Ingredienti
- rotolo di pasta sfoglia già pronta (in commercio esiste anche integrale e a basso contenuto di grassi)
- 250 g di ricotta fresca
- 1 cucchiaio di parmigiano reggiano
- 6 gherigli di noce
- 6 fichi
- 1 tuorlo d'uovo
- Sale e pepe
Come si prepara
1. Distendi la sfoglia nella carta oleata e praticaci sopra alcuni buchetticon una forchetta, poi tieni da parte.
2. Togli la buccia ai fichi. Spezzettane grossolanamente 4, tieni da parte gli altri 2, tagliati a fettine.
Accendi il forno a 180 gradi.
3. In una ciotola,versa la ricotta, il parmigiano grattugiato, il sale e il pepe e lavora il tutto fino a ottenere una crema. Trita i gherigli di noce e mescolali alla crema di ricotta.
4. Spalma il composto sulla superficie della sfoglia bucherellata, facendo attenzione a lasciare libera la pasta ai bordi, tutto intorno. Mettici sopra i fichi grossolanamente spezzettati, ben distribuiti. Ora, con l'aiuto della carta oleata, avvolgi la pasta farcita su se stessa, fino a ottenere una specie di rotolo (in realtà è quasi un parallelepipedo). Preoccupati di chiudere bene le due estremità, ripiegandole e pizzicando con le dita, perché non fuoriesca il ripieno!
5. Sbatti il tuorlo dell'uovo e con un pennello da cucina spennella la superficie dello strudel.
6. Disponi il tutto con delicatezza dentro una teglia. Taglia a fettine i restanti fichi e decora la superficie dello strudel.
7. Inforna per 25-30 minuti a 180 gradi o finché la superficie non risulterà dorata e la sfoglia cotta a puntino. Servito tiepido dà il meglio di sé!
«Pur apprezzati per le virtù nutrizionali, difficilmente i fichi sono inseriti in una dieta dimagrante, in quanto sono notoriamente ricchi di zuccheri. Che, da una parte costituiscono una fonte di energia immediatamente assimilabile dall'organismo, ma dall'altra ne suggeriscono un consumo contenuto, soprattutto per l'alto indice glicemico. In ogni caso, 100 g di polpa di fico fresco apportano circa 70 calorie. Ma il vero "alt" riguarda quelli essiccati che possono arrivare a 250/280 calorie all'etto».
* Prof.ssa Evelina Flachi, specialista in Scienza dell'alimentazione-Nutrizionista
Collabora con La Prova del cuoco, Raiuno, ed è Presidente della Fondazione Italiana per l'Educazione Alimentare
Non è il fico il frutto vero e proprio di questa pianta gigante, che può arrivare anche a otto metri di altezza e che vanta un passato di tutto rispetto, essendo citato perfino nella Bibbia come Albero della Conoscenza del Bene e del Male (forse per l'uso che fecero delle sue foglie Adamo ed Eva!). Quello che consumiamo e comunemente chiamiamo fico è in realtà un ricettacolo della pianta che, all'interno, contiene i numerosi granellini che sono invece i veri frutti.
A cura di:
Gloria Brolatti
Giornalista e food blogger
www.emoticibo.com
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